Ti senti differenziato?

pencilhelperTi senti differenziato? Se pensi di esserlo, prova a rispondere al nostro questionario.

E’ riservato ai cittadini del XII Municipio, ma se qualcuno vuol provare a compilarlo anche abitando altrove alla domanda relativa all’indirizzo potrà inserire “fuori municipio” al posto della strada, per consentirci un trattamento differenziato delle risposte.

Differenziate romane, seminario 1. Appunti di navigazione.

logo epasDici: “l’esperienza del IX Municipio romano”; e pensi ad una esperienza di quartiere qualsiasi. Poi cominci a seguire le schede di presentazione dell’iniziativa del PD Laurentino e ti accorgi che stai parlando di un territorio che ha una superficie superiore a quella di Milano e una popolosità che supera quella delle maggiori città di provincia italiane, ad eccezione delle aree metropolitane.

Non bastassero la competenza e l’esperienza di Claudia, che le consentono una esposizione fluida e al tempo stesso ironica, già questi primi numeri catturano totalmente l’attenzione. Il gruppo di lavoro “verso rifiuti zero” ha organizzato questo seminario soprattutto per apprendere, innanzitutto dalle esperienze degli altri Municipi che hanno già fatto esperienza della Nuova Raccolta DIfferenziata. Il IX Municipio non solo è vicino, ma ha dimensioni e misure, contraddizioni e caratteristiche urbanistiche che lo rendono molto simile al nostro XII.

Così fai subito i conti con quel mosaico di situazioni insediative, di sub-culture urbane, da cui conseguono sensibilità ambientali e comportamenti che potresti descrivere su una scala in cui da un estremo virtuoso in cui identifichi addirittura la competenza dell’abile differenziatore privato , passando attraverso il grado del “differenziata? m’arimbarza” arrivi addirittura a posizioni di sospetto boicottaggio. I casseur del cassonetto.

Situazioni e posizioni differenti in cui identifichi comunque dei “pattern” stradali e di isolato; ed a cui l’operatore tecnico risponde differenziando la differenziata, agendo spesso di iniziativa e talvolta di reazione.

Emerge chiaro che la comunicazione è un elemento chiave del successo tanto quanto le scelte tecniche (tra il porta a porta e lo stradale, nella ricerca della posizione migliore del cassonetto, quasi si trattasse di porre il bersaglio dove terminerà il lancio del sacchetto).

Emerge chiarissimo che non puoi fare buona comunicazione non solo se hai risorse limitate, ma soprattutto se non hai chiare ed inequivocabili le scelte operative che andrai a perseguire. Sarà su questo punto che occorrerà intendersi con l’operatore tecnico. Non è necessario che le scelte siano azzeccate dall’inizio (certo, sarebbe preferibile) ma deve essere assolutamente chiaro e leggibile il margine di flessibilità su cui si deve fare affidamento.

Cogliendo l’occasione per ringraziare gli Assessori Le Donne, Marozzi, Pasqualini, i Capogruppo e i responsabili dei circoli che hanno partecipato al primo seminario, alleghiamo (per gentilissima concessione) le slides dell’intervento del Circolo PD L. Petroselli-Laurentino magistralmente esposte da Claudia Rubino.

Differenziate Romane IX Municipio

Alle origini del rifiuto (1)

ImageSi parla molto in questi giorni di cibo che finisce nella spazzatura. Ci sono cifre molto ballerine, al riguardo dell’Italia: dai 6 milioni ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari che finiscono in discarica.

Se ne parla molto, in questi giorni, per quella proposta di eliminare la dicitura “da consumare preferibilmente entro il…” per prodotti che effettivamente non hanno una previsione di scadenza e di deterioramento: la pasta secca, i formaggi stagionati, e via così. Proposta, questa, a cui si oppongono associazioni di agricoltori italiane convinte che ne farebbe la spesa la qualità dei prodotti alimentari.

Quali che siano le cifre esatte e quali che possano essere le vie di uscita (probabilmente i “Banchi alimentari” come alternativa alle discariche sarebbero già sufficienti) è evidente che un pericoloso mix di stimoli commerciali e comportamenti individuali inconsapevoli quando non addirittura compulsivi siano oggi alla base del sovraccarico delle discariche, dei cassonetti e dei sacchetti dei rifiuti.

Ancora convinti che differenziare è bello, ma sprecare è un lusso che collettivamente non possiamo sostenere.

Per chi vuole approfondire il tema dello spreco di rifiuti consigliamo di seguire le tracce contenute nel post di LIFEGATE e scaricare il rapporto Global Food Waste Not Want Not dell’ Institution of Mechanical Engineers